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mercoledì, aprile 12, 2006

The Caiman...

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giovedì, aprile 06, 2006

Good Night and Good Luck, Silvio


Non c’è solo il nuovo libro fotografico di propaganda mandato per posta in milioni di copie agli elettori prelevati dagli elenchi Mondadori. Ora Forza Italia ha ripreso a mandare sms di propaganda con il solito sistema dell’intrusione truffaldina. Il messaggio arriva sul cellulare della solita mailing list, tramite l’indirizzario di un sito che vende sms gratuiti a chi accetta in cambio di ricevere anche comunicazione pubblicitaria. Ma da nessuna parte, nel protocollo d’accesso viene chiesto il consenso a messaggi elettorali o politici. Il messaggio che arriva in questi giorni dice così: «Noi aboliremo l’Ici. Loro tasseranno la tua casa e i tuoi risparmi. Scegli di andare avanti. Vota Forza Italia!». Segue la firma di certificazione: smsaffari.it. Si tratta del sito che fa capo ad una società romana “Ad Acta Srl”, che si vanta di essere leader del web marketing, forte di un indirizzario di un milione e mezzo di utenti registrati. «Ma io non mi sono mai iscritta a questo sito – denuncia Emanuela C. – Mi è arrivato questo sms di Forza Italia e sono andata a controllare appena arrivata a casa da chi mi proveniva. Era la prima volta che vedevo il sito di smsaffari. Non so se sono stata inserita nell’elenco per un collegamento automatico, di cui però non so niente perché non do il mio numero in giro a siti che non si qualificano. Non sono mai stata iscritta a Forza Italia e non mi interessa né ho mai accettato di ricevere messaggi politici. L’unica tessera che ho è quella delle Acli, sì come quel tizio che gli ha tirato il cavalletto!», scherza Emanuela pressata dalle domande.

Forse è questo quello che intendeva Silvio Berlusconi per appello al voto dei cattolici...Ma lo può fare? «No, se non ha il consenso», risponde Mauro Paissan, dell’Authority garante della privacy (nella foto sopra). «Abbiamo ribadito di recente, proprio in vista di queste elezioni politiche, che non si possono inviare sms, e mail, fax o telefonate senza operatore, con nastro registrato, se non si ha un consenso specifico del destinatario». Il provvedimento dell’Authority diretta da Stefano Rodotà risale all’autunno scorso, prima delle primarie dell’Unione. E vuole per l’appunto tutelare i cittadini-elettori dall’intromissione non voluta di messaggi elettorali. Oltre che stabilire una correttezza e “par condicio”nella propaganda informatica e telefonica. Perciò non è possibile “comprare” elenchi di utenti da concessionarie pubblicitarie. O se lo si fa, si deve poi verificare il consenso a ricevere un altro tipo di comunicazione.

Il cittadino insomma, non può essere trattato come un consumatore cieco, specialmente quando è investito della sua responsabilità di votante. Se la norma stabilita dall’Authority che su questo vigila viene aggirata o non rispettata, chi lo fa incorre in un reato penale. Si tratta del reato che ha inguaiato anche Francesco Storace e la società “Lottomatica” per l’hackeraggio nell’anagrafe del Comune di Roma. Il reato si chiama: «trattamento illecito di dati personali», cioè in questo il numero telefonico. Per sanzionare gli sms indesiderati sull’Ici, serve però comunque una denuncia. E l’intervento della magistratura.

Il paradosso di tutto questo pasticcio informatico, è che lo stesso Berlusconi proprio oggi, tra le molte èpromesse impossibili delle ultime ore di campagna elettorale, ha fatto anche quella di «vietare tutte le intercettazioni telefoniche da parte della magistratura». Lui sì che le può fare, i giudici per le indagini, no.

(L'unità)