Da 'La Provincia' dell' 11/07/2005:
Signor direttore, siamo alle solite.
Telefonate, corrispondenze — finalizzate a segnalare alla Direzione della Festa provinciale dell’Unità, le difficoltà logistiche di un Quartiere costretto a subire per 20 giorni consecutivi aree musicali ingombranti, sia nei decibel che nell’arco temporale — sono risultate vane. L’organizzazione di tale evento — in riscontro a rimostranze educate, costruttive, e di ricerca del dialogo — ha ritenuto di collocare a ridosso del Quartiere Naviglio la struttura del «Cammello Rosso», ovvero l’area musicale sicuramente più invasiva della Festa. L’attività del «Cammello Rosso», articolandosi infatti quotidianamente con 3 gruppi musicali, si sviluppa — tra interminabili prove, concerti, e successiva musica dj della birreria — dalle 18 alle 2-2,30. In tale periodo gli abitanti, non possono che sopravvivere a se stessi, attendendo con una certa apprensione la fine del «coprifuoco sonoro», che sembra beffeggiare la loro legittima aspettativa di silenzio. Una situazione insostenibile, di arroganza ingiustificata da parte dell’organizzazione che mal si concilia con le esigenze di un quartiere composto di lavoratori, turnisti, pendolari, anziani, ecc., che vedono in tal modo irrimediabilmente depauperato il loro elementare diritto al riposo notturno. (...) Residenti del Quartiere Naviglio (Cremona) Gentile direttore, è inutile spiegare a chi non vuole capire quanto sia difficile svolgere un lavoro pesante, ma anche non pesante, senza aver dormito secondo la propria necessità. Gli spettacoli estivi serali disturbano pesantemente il riposo notturno. La festa dell'Unità dura 18 giorni, altri locali situati grossomodo nella stessa zona diffondono musica ad altissimo volume e fino a tarda ora per tutta l'estate compromettendo il benessere psicofisico di chi subisce. (...E' così difficile ridurre i decibel dalle 23 e 30 in poi?) Lettera firmata (Cremona)